È un’albero spontaneo in Veneto, dalla collina alla montagna. Partecipa a boschetti misti sia con latifoglie (querceti di Rovere, ad esempio) che aghifoglie. Preferisce posizioni luminose e terreni sciolti a reazione debolmente acida.
FOGLIE
Latifoglie, non-sempreverdi, semplici, non-opposte, triangolari-romboidali (cm 3-5 x 5-7), non-intere (fittamente e spesso irregolarmente seghettate), verde scuro-lucido sopra, verde più chiaro sotto, con picciolo di 2-3 cm.
N.B.
Un importante carattere distintivo è dato dai rametti giovani non-pelosi.
FIORI E FRUTTI
Fiori maschili e femminili sulla stessa pianta ma separati sul rametto. I fiori maschili, minuscoli, sono addensati in infiorescenze penzolanti bruno-marrone (a maturità lunghi 3-5 cm) che producono il polline all’inizio della primavera. I fiori femminili sono anch’essi minuscoli e riuniti in infiorescenze penzolanti verdastre. L’infruttescenza matura in estate, assume un colore marrone e successivamente si sfalda liberando piccoli frutti provvisti di due minuscole ali.
Confusione. Può essere confusa con altre Betulle. Una foglia isolata, vista frettolosamente, potrebbe essere confusa con quella del Pioppo nero, P. cipressino e P. canadese (la seghettatura è però diversa).
Altre Betulle
In Veneto è presente anche la Betulla pelosa (Betula pubescens Ehrh.), un albero molto simile al precedente che si può distinguere osservando i suoi rametti giovani che sono pelosi. È più legata alla montagna, ai climi freddi e spesso colonizza ambienti palustri.
N.B. Il genere Betula comprende in tutto circa 60 specie, delle quali solo 4 sono spontanee in Italia. Nei giardini, oltre ad alcune varietà della Betulla bianca, non è escluso si possano trovare altre specie introdotte a scopo ornamentale. Riconoscerle come possibili appartenenti a questo genere non è facile (la corteccia non è sempre biancastra, le foglie variano parecchio, bisognerebbe imparare a individuare le loro infiorescenze). Perciò sarà bene essere prudenti e limitarsi a dire “potrebbe appartenere alle Betulle”.
Descrizioni tratte da “Piccola guida per riconoscere 50 alberi del Veneto” di Giuseppe Busnardo pubblicata da Veneto Agricoltura