È un alberello spontaneo in Veneto, dal piano alla montagna. Si può rinvenire in siepi e macchie relitte di pianura, nelle vallette collinari, nel bosco ceduo pedemontano ed anche tra Faggi e Abeti in montagna. Si usava per paleria e per altri lavori tradizionali, nonché come albero da frutto.
FOGLIE
Latifoglie, non-sempreverdi, semplici, non-opposte, ovali (spesso rotondeggianti, cm 5-8 x 9-13), non intere (irregolarmente dentate), verdi sopra e sotto, con picciolo breve (1 cm circa).
N.B.
Osserva bene nelle foglie la base cuoriforme, la punta che si restringe bruscamente e una certa pelosità della pagina inferiore soprattutto presso il picciolo.
FIORI E FRUTTI
Fiori maschili e femminili sulla stessa pianta ma su tratti diversi del rametto. I fiori maschili sono uniti in fitte infiorescenze giallastre penzolanti, i fiori femminili sono rosso-violetti, a gruppetti di 2-3 e piccolissimi. La produzione del polline è a fine inverno. Il frutto è la nocciola racchiusa in un involucro foglioso.
Confusione. Nessuna, se c’è il frutto. Con altre latifoglie non sempre verdi semplici non-opposte non-intere (Ontano nero, ad esempio), se visti frettolosamente.
Descrizioni tratte da “Piccola guida per riconoscere 50 alberi del Veneto” di Giuseppe Busnardo pubblicata da Veneto Agricoltura